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DI CHE COSA TI SEI INTERESSATO DI PIU??

  Ci troviamo in un mondo in cui preavle il sensibile e molte persone sono preoccupate più di apparire che di essere; profumi, saponi speciali, palestre, futing, lampade, cure per la pelle ecc.... Ma se è un bene che l'uomo si occupi del corpo, è un grosso errore che si occupi solo del...
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Preghiamo insieme

 PREGATE CON ME  A voi tutti lettori dei miei scritti , vi invito a pregare con me per ottenere da Dio la fine di questa pandemia COVID 19.  A te, Padre celeste, rivolgiamo i nostri cuori, meditando su quanto s. Paolo della croce ha detto e operato per evangelizzare i poveri ed...
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Suona allarme della coscienza

  Penso che tutti noi, nella vita abbiamo esperienza di avere commetere gli errori, nel compiere i nostri doveri come studenti, impiegati, vita in famiglia ecc... A me mi è capitata diverse volte, riconosco però che sono una persona limitata, perciò non mi disperò ma continuo ad avere la...
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ABBANDONARE IL MALE

Nessuno è perfetto... lo so, ognuno di noi ha il proprio male, e chi riesce a scoprilo è un saggio, un veritiero. Che cosa è il male ?? E' tutto ciò che è contrario al bene, al tuo bene, al bene comune.  Vuoi conoscere il tuo male ???? Fermati..! un pò di relax ci vuole, poi entri nella tua...
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SMETTI DI ODIARE

  RANCORE E IRA.  Orribili parole scritte nella Bibbia; rancore e ira i veri nemici della nostra vita quotidiana, nemici radicati nel nostro intimo * il proprio io *, nel profondo del nostro cuore fin dalla nostra esistenza.  Come possiamo mandare via l'ira e rancore dalla nostra...
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Grazie

Sapiamo che questa parola * GRAZIE * è nella bocca di tutti, e dire grazie sembra una cosa facile, sa che anche i cattivi la dicono.  Ma dire grazie quando ricevi un torto, un dispiacere è costa sacrificio, costa vita. Saper dire grazie a chi ti disturba è un segno che hai un cuore grande,...
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Ombre del superbo

  Tutte le cose sotto il cielo hanno le ombre, e nessuna può saltare la propria ombra.  Esistono, però le ombre, per chi desidera di non averle, non solo saltare oppure scanzonare la sua presenza , ma addirittura può eliminare per sempre. Chi è davvero vuol vivere in umiltà, con l'aiuto...
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Essere un gigante

Esistono delle persone che cercano  a tutti costi apparenza, vogliono sempre diventare più grande, più alto, più visibile da tutti. Non  rendono conto che diventando più alto, di conseguenza fanno l'ombre a tutti i vicini che sono più bassi. Queste sono le persone malatte di...
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Sei un cristiano ???

Non è concepibile un cristiano che non preghi. Per chi ha fede, pregare è un bisogno. L'uomo che prega è sereno, non si lascia prendere dalla sfiducia,  non si smarrisce nella prova, si sente sempre vicino a Dio. Ogni uomo cerca la pace e la felicità. La preghiera è una esperienza che dà...
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Chiedi a Gesù la docilità...

O Gesù Redentore, io mi consacro a te, per essere una cosa sola con te, tu in me e io in te. Sei tu che vuoi vivere, amare e operare in me, come la vite che produce molto frutto nel tralcio. Ch'io mi lasci fare da te, con la massima fiducia e docilità. Per questo tu mi comandi di diventare piccolo,...
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HANNO VISTO LA SUA STELLA

La stella diventa figura del nuovo re appena nato, essa guida i Magi, al luogo in cui egli è nato e si trova. Interessante è notare che questa stella non è visibile a Gerusalemme ma torna ad apparire ai Magi mentre essi si allontanano dalla città.  La stella è davvero, l'elemento più significativo del racconto. innnanzitutto i Magi nel loro lungo cammino non hanno seguito la stella ma piùttosto l'hanno vista sorgere e subito l'hanno collegata con la nascita del Messia. Inoltre il viaggio non era verso l'ignoto ma aveva come meta Gerusalleme, città verso cui convengono in pellegrinaggio tutti i popoli secondo il profeta Isaìa.

La città a questa notizia dei Magi venuti per adorare il Messia è scossa e si agita. Gli abitanti di Gerusaemme non sembrano entusiasti e non si preoccupano minimamente di rendere omaggio al * nato re dei Giudei * . Addiritura Erode progetta di ucciderlo. 

Nonostante tale reazione che impedisce ai Magi di accedere alla salvezza proprio nella città eletta per essere strumento di comunione di tutti i popoli con Dio, gli eventi della nascita di Gesù si spostano a Betlemme. In questa città Davide aveva ricevuto l'investitura regale con l'unzione da parte di Samuele, ora, invece, il nuovo re riceve un'investitura divina; non con olio ma in Spirito Santo. In questa città ora salgono i popoli, rappresentati dai Magi, per contemplare L'Emmanuele, il Dio con noi, e per fare esperienza di pace e di fede.

IL  CAMMINO  DEI  MAGI

Il movente del loro itinerario è l'apparire di una stella, collegata alla nascita di un nuovo re; * abbiamo visto spuntare la sua stella *. La stella è qui solo un segno, un indizio che comunica ai Magi l'iniziativa di mettersi incammino. All'inizio saranno stati spinti da curiosità ma che,in seguito, si è trasformata in desiderio di ricerca e di scoperta. Sta di fatto che quell'indizio della stella ha smosso dei personaggi e li ha spinti a cercare per trovare una risposta; forse a un desiderio profondo? Il testo ci mostra che i Magi hanno nel cuore una domanda e che non temono di ripeterla, rendendosi inopportuno; Dov'è il re dei Giudei?. La domanda la la pongono al re Erode e, indirettamente, alla città di Gerusalemme. La risposta viene data dagli esperti, sommi sacerdoti, scribi, è necessario cercare il nuovo re a Betlemme di Giudea, perchè cosi ha profetizzato Isaìa; E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda; da te uscirà infatti un capo che sarà il pastore del mio popolo Israele. 

In forza di quella informazione, attinta alla profezia Isaìana, e confortati dal riapparire della stella i Magi riprendono il loro cammino avendo come meta Betlemme. La stella che li guida si ferma sulla casa in cui si trova Gesù. E' strano che coloro che abitano a Betlemme o nei dintorni della casa in cui si trova Gesù non vedano quel segno. Inoltre quelli che possiedono la scienza delle scritture conoscono la notizia della nascita del nouvo re d'Israele. ma non si muovono per andarlo a cercare. Anzi, la richiesta dei Magi aveva, piuttosto, provocato nei loro cuori paura e turbamento. In definitiva, coloro che sono vicini all'evento della nascita di Gesù non si accorgono dell'accaduto, mentre i lontani, dopo aver percorso un cammino accidentato, alla fine trovano ciò che cercavano. Ma, in realtà, cosa vedono gli occhi dei Magi; Un bambino con una madre all'interno di una povera casa. L'astro che li accompagnava era, in definitiva, quel semplice e povero bambino, nel quale riconoscono il re dei Giudei. Si prostano davanti a Lui e gli offrono dei doni simbolici; L'oro ( perchè si tratta di un re ) ; l'incenzo ( perchè dietro l'umanità di quel bambino è presente la divinità); mirra ( quell'astro è un uomo autentico, destinato a morire ). 

IL  CAMMINO  DEI  MAGI

Non è errato pensare che quello dei Magi sia stato un autentico cammino di fede, anzi è stato l'itinerario di coloro che, pur non appartenendo al popolo eletto, hanno trovato Cristo. All'inizio di un cammino c'è sempre un segno che chiede di essere visto lì dove ogni uomo vive e s'impegna. I Magi hanno scrutato il cielo, per la Bibbia sede della divinità, e da lì hanno avuto un segno; una stella. Ma per iniziare un percorso di fede non basta scrutare i segni della presenza del divino. Un segno ha la funzione di suscitare il desiderio che richiede per realizzarsi un arco di tempo, un cammino di ricerca, un'attesa. 

Un vero desiderio provoca domande. I Magi, intanto, trovano Gesù, perchè hanno nel cuore degli interrogati forti 

L'esperienza dei Magi ci insegna che in ogni cultura, in ogni uomo ci sono attese profonde che chiedono di essere colmate. 

 

 

 

 

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NON PIU' SCHIAVI, MA FRATELLI

Papà Francesco,  per 48.ma Giornata Mondiale della Pace ha scelto questo tema per il  primo gennaio 2015; Spesso si crede che la schiavitù sia un fatto del passato. Invece, questa piaga sociale è fortemente presente anche nel mondo attuale. 

L'essere tutti figli di Dio rende, infatti, gli esseri umani fratelli e sorelle con eguale dignità. La schiavitù colpisce a morte tale fraternità universale e, quindi, la pace.  La pace infatti, c'è quando l'essere umano riconosce nell'altro che ha pari dignità.

Nel mondo, molteplici sono gli abominevoli volti della schiavitù; il traffico di esseri umani, la tratta dei migranti e della prostituzione, il lavoro - schiavo, lo sfruttamento dell'uomo, la mentalità schiavista nei confronti delle donne e dei bambini. E su questa schiavitù speculano vergognosamente individui e gruppi, approfittando dei tanti conflitti in atto nel mondo del contesto  di crisi e della corruzione.

La schiavitù è una terribile ferita aperta nel corpo della società contemporanea, è una piaga gravissima nella carne di Cristo !!  Per contrastarla efficacemente occorre innanzitutto riconoscere l'inviolabile dignità di ogni persona umana, e inoltre tenere fermo il riferimento alla fratenità, che richiede il superamento della diseguglianza, in base alla quale un uomo può rendere schiavo un altro uomo, e il conseguente impegno di prossimità e gratuità per un cammino di liberazione e inclusione per tutti.

L'obietivo è la costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna. Per questo, occorre anche l'impegno dell'informazione, dell'educazione, della cultura per una società rinnovata e improntata alla libertà, alla giustizia e, quindi alla pace.

( Papa Francesco ).

 

 

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PER ME VIVERE E' CRISTO MORIRE E' UN GUADAGNO

MORIAMO INSIEME A CRISTO, PER VIVERE CON LUI

Dobbiamo riconoscere che anche la morte può essere un guadagno: perciò esercitiamoci , quotidianamente a morire e alimentiamo in noi una sincera disponibilità alla morte. Sarà per l'anima un utile allenamento alla liberazione dalle cupidigie sensuali, sarà un liberarsi verso posizioni inaccessibili alle absse voglie animalesche, che tendono sempre a invischiare lo spirito. Cosi accetando di esprimere già ora nella nostra vita il simbolo della morte, non subiremo poi la morte quale castigo.  Infatti la legge della carne lotta contro la legge dello spirito e consegna l'anima stessa alla legge del peccato. Dunque anche se siamo nel corpo cerchiamo di non seguire le voglie del corpo.

E' vero, non dobbiamo rinnegare i legittimi diritti della natura, ma dobbiamo però dar sempre la preferenza ai doni della grazia. 

Il mondo è stato redento con la morte di uno solo. Se Cristo non avesse voluto morire, poteva farlo. Invece egli non ritenne di dover fuggire la morte quasi fosse una debolezza, nè ci avvrebbe salvati meglio che con la morte.  Pertanto la sua morte è la vita di tutti. Noi portiamo il sigillo della sua morte; quando preghiamo la annunziamo; offrendo il sacrificio la proclamiamo; la sua morte vittoria, la sua morte è sacramento, la sua morte è l'annuale solennità del mondo. 

E che cosa dire ancora della sua morte, mentre possiamo dimostrare con l'esempio divino che la morte sola ha conseguito l'immortalità e che la morte stessa si è redenta da sè..? La morte allora, causa di salvezza universale, non è da piangere. La morte che il Figlio di Dio non disdegnò e non fuggi, non è da schivare. 

A dire il vero, la morte non era insita nella natura, ma divenne connaturale solo dopo. Dio infatti non ha stabilito la morte da principio, ma la diede come rimedio. Fu per la condanna del primo peccato che cominciò la condizione miseranda del genere umano nella fatica continua, fra dolori e avversità.  Ma si doveva porre fine a questi mali perchè la morte restituisci quello che la vita aveva perduto, altrimenti, senza la grazia, l'immortalità stata più di peso che di vantaggio.

L'anima nostra dovrà uscire dalle strettezze di questa vita, liberarsi delle pesantezze della materia e muovere verso le assemblee eterne. 

Arrivarvi è proprio dei santi. Là cateremo a Dio quella lode che, come ci dice la lettura profetica, cantano i celesti sonatori d'arpa: 

Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti. Chi non temerà, o Signore, e non glorificherà il tuo nome..' Poichè tu solo sei santo. Tutte le genti veranno e si prostreranno dinanzi a te. 

L'anima dovrà uscire anche per contemplare le tue nozze, o Gesù, nelle quali, al canto gioioso di tutti, la sposa è accompagnata dalla terra al cielo, non più soggetta al mondo, ma unita allo spirito: * A te viene ogni mortale *.

 

 

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ABBI CURA DELL TUO TEMPO

Ogni istante della tua vita è ricco di eternità. Ogni giorno è un dono di Dio. Il tempo è il minuto che hai, rendilo ricco di un significato e di un valore. Cammini nel tempo più che nello spazio. Il tempo è spettatore della tua vita, vedi che non diventi tuo accusatore. 

E' follia, dovendo vivere cosi poco tempo, impiegarlo in cose vane. Di tutto il tempo che ti è stato dato, ti verrà chiesto conto nel giorno del giudizio come l'hai impiegato. Non c'è prezzo che uguagli il valore del tempo. Il tempo è un tesoro che si trova solo in questa vita. Non sciupare il tempo . Non v'è nulla di più prezioso; ma purtroppo nulla vi è di più trascurato. Al momento della morte quanto desidererai avere quel tempo che ora vai perdendo. Passano i giorni della salvezza e più non fanno ritorno. 

Quello che puoi fare oggi non rimandarlo a domani perchè quest'oggi passerebbe invano per te. Ricordati ogni giorno che, chi ti concede la mattina, non ti promette la sera, e concedendoti la sera non ti promette la mattina. Devi lasciare questo mondo e non sai quando; non aspettare quel tempo che non sei sicuro di avere; cerca invece di far tesoro del tempo presente. Il Signore ha misurato i tuoi giorni. Ogni giorno che passa è un giorno di meno che ti separa dalla partenza dall'esilio terreno per la patria celeste.

Forse spendi tanto tempo per gli interessi materiali, e ne trovi tanto poco per curare la tua anima e arricchirla di meriti. Si affanna per acquistare i beni terreni e perde il tempo, il tesoro più prezioso di cui può disporre sulla terra. 

Rifletti come trascorre fugace l'irreparabile tempo e tu con lui..! E' sempre alle tue spalle che incalza, e il futuro te lo rende passato. 

Il batter dell'ora sia per te un continuo richiamo del tempo che passa e dell'eternità che si avvicina. Il tempo passa e non torna più. Se lo impieghi male è perduto per sempre. Nell'eternità sarai stabilito in quel grado di amore che avrai raggiunto nel tempo. 

Per chi si occupa degli affari di questo mondo il tempo è oro, per te che occupi di Dio il tempo è gloria che durerà in eterno. 

Sei pellegrino verso l'eternità; cammina ogni giorno, finchè hai tempo. 

Ricupera, per quanto è possibile, il tempo perduto con un vero e perfetto amore. Ora è il tempo della fatica che ti deve essere dolce consolazione per amore di Gesù Crocifisso. 

O Signore, fa che non vada perduta inutilmente nell'abisso del tempo, ma abbia una ripercussione eterna nel tuo Regno.

 

 

 

 

 

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SIAMO STATI SALVATI DALLA CROCE DI CRISTO

Celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce. Celebriamo la festa della santa croce , e cosi, insieme al crocifisso, veniamo innalzati e sublimati anche noi. Infatti ci distacchiamo dalla terra dela peccato e saliamo verso le altezze. E' tale e tanta la ricchezza della croce che chi la possiede ha un vero tesoro. E la chiamiamo giustamente cosi, perchè di nome e di fatto è il più prezioso di tutti i beni. E' in essa che risiede tutta la nostra salvezza .  Essa è il mezzo e la via per il ritorno allo stato originale. 

Se infatti non ci fosse la croce, non ci sarebbe nemmeno Cristo crocifisso. Se non ci fosse la croce, la Vita non sarebbe stata affissa al legno.  Se poi la Vita non fosse stata inchiodata al legno, dal suo fianco non sarebbero sgorgate quelle sorgenti di immortalità, sangue e acqua, che purificano il mondo. 

La sentenza di condanna scritta per il nostro peccato non sarebbe stata lacerata, noi non avremmo avuto la libertà, non potremmo godere dell'albero della vita, il paradiso non sarebbe stato aperto per noi. Se non ci fosse la croce, la morte non sarebbe stata vinta, l'inferno non sarebbe stato spogliato. 

E' dunque la croce una risorsa veramente stupenda e impareggiabile, perchè, per suo mezzo, abbiamo conseguito molti beni, tanto più numerosi quanto più grande ne è il merito, dovuto però in massima parte ai miracoli e alla passione del Cristo. E' preziosa poi la croce perchè è insieme patibolo e trofeo di Dio.  Patibolo per la sua volontaria morte su di essa. Trofeo perchè con essa fu vinto il diavolo e col diavolo fu sconfitta la morte. Inoltre la potenza dell'inferno venne fiaccata, e così la croce è diventata la salvezza comune di tutto l'universo. 

La croce è gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce è il calice prezioso e inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, è la sintesi completa della sua passione. Per convincerti che la croce è la gloria di Cristo, senti quello che egli dice; Ora il figlio dell'uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui, e lo glorificherà subito. 

E di nuovo; Glorificami, Padre, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.

E ancora; Padre glorifica il tuo nome.  Venne dunque una voce dal cielo; L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò, per indicare quella glorificazione che fu conseguita allora sulla croce. Che poi la croce sia anche esaltazione di Cristo , ascolta ciò che egli stesso dice; Quando sarò esaltato, allora attirerò tutti a me . 

ESALTIAMO LA SANTA CROCE;

La festa della Croce si celebra bene ogni momento nel tempio interiore dai veri amanti del Crocifisso. Si celebra tale festaspiritualmente in un silente penare, senza appoggio a creatura alcuna. E poichè le feste si celebrano con allegrezza, così la festa della croce degli amanti del Crocifisso si fa penando e tacendo con volto ilare e sereno, affinchè tal festa sia più segreta alle creature e scoperta solamente al sommo Bene. 

 

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SEI RICCO...? AIUTA I POVERI...

Se sei ricco, ricordati che non hai amici più vicini delle mani dei poveri. La vera ricchezza non è quella che possiedi ma quella che dai. I tuoi beni sono del Signore , egli te li ha dati perchè tu ne faccia parte ai poveri. Considera un grande guadagno ciò che elargisci per alleviare le sofferenze altrui. Dona con gioia, pensando di ricevere più che di dare. Il Signore ama chi dona con gioia. 

L'agricoltore non ritiene una perdita ma un guadagno gettare il seme nel terreno. Quando dai al povero la tua offerta semini per un frutto assai più copioso, poichè quanto offri in elemosina è Cristo che lo riceve per le mani del povero.  Come il frumento che cade in terra va a vantaggio di colui che l'ha seminano, cosi il pane dato all'affamato riporta molti benefici. Non voltare la faccia al povero e Dio non la volterà a te. 

Non beneficare il povero per averne lode dagli uomini. Gli uomini non sono in grado di giovarti in nulla, solo Dio ti darà una ricompensa eterna.

Quando fai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perchè non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti. Un giorno Gesù ti dirà: Vieni, benedetto dal Padre mio, prendi posseso del regno preparato per te fin dalla fondazione del mondo. Perchè ho avuto fame e mi hai dato da mangiare, ho avuto sete e mi hai dato da bere, ero nudo e mi hai ricoperto. Gesù ha fame e sete nel povero. 

Il denaro non è ostacolo per la salvezza , ma è un aiuto per conseguirla quando si impegna a vantaggio dei bisognosi. Affida le tue ricchezze in custodia a Dio per mezzo dei poveri. Quando verrai meno in questa vita essi ti accoglieranno nella beata eterna del paradiso.

 

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RICONCILIARE CON DIO MEDIANTE LA CHIESA

Mentre sei ancora in tempo pentiti delle tue colpe, per ottenere la salvezza; quando sarai partito da questo mondo, non potari più fare penitenza, nè confessare i tuoi peccati. Mentre puoi essere ancora curato, affidati a Dio, tuo medico. 

Nel sacramento della riconcilazione Gesù ti ha preparato un medicina col suo sangue.  Il sacramento della riconciliazione purifica la tua anima, ti rende gradito agli occhi di Dio e ti stimola a conformarti più intimamente a Cristo, facendoti più docile alla voce dello Spirito.  E' un mezzo per riconciliarti con la Chiesa, corpo mistico di Cristo, alla quale hai inferto una ferita con la colpa; è lo sforzo sacramentalizzato di una nuova vita cristiana; è un secondo battesimo miracoloso; il fuoco nel quale Dio ti fa passare è la tua redenzione in Cristo.

Ricordati che il valore della tua confessione non si misura dalla sua durata ,ma dal tuo dolore. Secondo le tue disposizioni riceverai gli effetti della remissione dei peccati. La confessione delle labbra, condizione del perdono, trae il suo valore dal sentimento del cuore. Il dolore, poi non consiste tanto nel sentire, ma nel volerlo.

Il tuo dolore sarà dettato dallo Spirito Santo se sarà fatto con soavità e non con violenza.  Se porti scuse per le tue colpe è segno che hai poco dolore. Non diffidare del perdono di Dio. Egli ha stabilito con te un'alleanza eterna. 

Gesù, che si dichiara inviato non per i giusti ma per i peccatori, ti accoglie con effusione di misericordia, in un clima di festa e di perdono. L'amore di Crsito crocifisso è più grande delle tue colpe. 

Il perdono accordato al buon ladrone sta a testimoniare che nel cuore di Gesù c'è un amore infinito, capace di distruggere qualsiasi peccato confessato e pianto.  Il Signore usa pazienza verso di te, non volendo che tu perisca, ma abbia modo di pentirti. 

Cristo non vuol rimettere i tuoi peccati senza la Chiesa, nè la Chiesa può rimetterli senza Cristo. Non c'è pace con Dio senza la pace con la Chiesa, dunque confessati i tuoi peccati al sacerdoti , che tiene le veci di Cristo e per la cui virtù ricevi il perdono delle tue colpe.

 

 

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IL SIGNORE E' PAZIENTE E GRANDE NELL'AMORE

CONFIDA  NELLA  MISERICORDIA  DI  DIO

Non sei certamente povero di meriti finchè Dio sarà ricco di misericordia. Se il divin pastore va in cerca della pecorella smaritta, come sarà possibile che abbandoni quella che grida a lui...?  Se Dio chiama a sè i peccatori , quanto più non abbandonerà quelli che desiderano osservare la sua legge pur in mezzo a tante debolezze. 

Non porre limiti alla misericordia di Dio poichè essa è infinita. Non c'è nulla che tanto offenda quanto disperare della sua misericordia. La misericordia divina non si stnca di attendere , non pretendere di anticipare l'ora di Dio. Il Signore è paziente e ha grande misericordia, sa sfruttare anche i tuoi sbagli, se li disponi sul suo altare. Il perdono di Dio non solo distrugge i tuoi peccati, ma ti ridona la grazia e ti restituisce l'amicizia divina.  Dio è medico , tu sei ammalato; Dio è misericordioso, tu sei misero. Egli, nella sua misericordia, non ti abbandona, anche se tu abbandoni. Coloro che maggiormente rallegrano il cuore di Dio non sono i giusti ma i peccatori che si convertono.

Gesù non è venuto a chiamare a penitenza i giusti ma i peccatori. La bontà è diffusiva per sua natura. Dio, bontà infinita, desidera comunicare a te la sua felicità. Il suo spirito è più portato alla misericordia che al castigo.  Se sei tentato di peccare, temi la giustizia di Dio; dopo la caduta, confida nella sua misericordia. Questo, tuttavia , non sia per te motivo di peccato, poichè la misericordia è promessa a chi teme Dio. 

Non peccare con la speranza del perdono, poichè tale speranza è in abominio a Dio. Se abuserai della misericordia di Dio, il tuo giudizio diverrà la tua condanna. Se ti attribuisci la gloria della tua salvezza, disonori la misericordia di Dio. Confida più in questa misericordia che nella pretesa della tua virtù, poichè non sarai salvato dalle tue forze ma dall'aiuto di Dio. Se ti inquiti e disperi, quando cadi in qualche colpa, è segno che confidi inte stesso e non in Dio. L'umile si addolora per le proprie colpe, ma non si turba. 

Egli non vuole la morte del peccatore , ma che si converta e viva. Questa misericordia divina ha preso un volto in Gesù. In lui ogni uomo ha visto la salvezza di Dio. Non c'è peccatore, per quanto incallito al quale Dio non offra il paradiso. La Passione di Gesù pesa più dei tuoi peccati. Solo il sangue e le sofferenze di un Dio possono cancellare le tue colpe. Approfitta di questamisericordia finchè è tempo di misericordia,( vivi sulla terra ). 

 

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LA CONVERSIONE SINCERA DEL CUORE

 

E' UN MIRACOLO MAGGIORE LA CONVERSIONE DI UN PECCATORE CHE LA RISURREZIONE DI UN MORTO;

Se la luce della conversione si accenderà nel tuo spirito, e se Dio si degnerà di chiamarti a sè da una vita disordinata , verrà il momento in cui ti troverai nudo davanti a te stesso e sotto i rimproveri della tua coscienza.  Ma non basta che abbandoni il peccato; è necessario che purifichi il cuore da tutti gli affetti che da quello provengono i peccati.

 

Convertiti nel cuore che è il principio di tutte le azioni. Solo un dolore profondo e intenso opererà in te questa purificazione. Rendi vivo il tuo pentimento se vuoi che distrugga in te tutto ciò che ha relazione col peccato. C'è più dolcezza nel piangere i propri peccati sul cuore di  Cristo, che nel commetterli. 

Il peccato più difficile da sanare  è quello di non ritenerti peccatore. Le lacrime di compassione di Gesù non furono versate soltanto per Lazzaro ma per tutti coloro che avvrebbero rifiutato di risorgere nonostante il suo richiamo. 

Pentiti dei tuoi peccati poichè Dio ti aspetta a braccia aperte. Ciò che nascondi al mondo non puoinasconderlo a Dio. Fuggi da questa da mondo con la stessa energia con la quale peima lo cercavi. Il pensiero delle tue colpe desti in te sentimenti di dolore e di umiltà, ma insieme di confidenza nella bontà di Dio.  La contrizione che fa l'anima scrupolosa non ti condurrà alla perfezione se non sarà unita alla confidenza amorosa nella bontà del Signore.  Il pentimento delle tue colpe, senza l'amor di Dio, a nulla ti gioverebbe per la vita eterna. 

Non rimandare la tua conversione alla fine della vita; imiteresti colui che perde nel gioco i suoi beni, sperando di rifarsi all'ultima partita. 

Non abusare del tempo, perchè nel giorno del giudizio non sia contro di te. Coloro che Dio attende con pazienza, più rigorosamente saranno puniti, se non convertiranno.  Mentre hai tempo convertiti a Dio che ti chiama ed è pronto ad accoglierti. Se hai peccato, correggiti oggi, non attendere domani. 

Non disperare per il passato, fanne invece tesoro. Dio vuol fare di te una nuova creazione . Ricordati che non colui che comincia riceve il dono della gloria , ma colui che persevera fino alla morte. Sii costante nel bene, poichè solo la perseveranza sarà coronata . 

 

 

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DAMMI IL TUO CUORE

Dio non ha bisogno affatto della nostra opera. Ciò che domanda e chiede da noi, in modo così commovente come se ne avesse bisogno, è l'amore.  * Figlio, dammi il tuo cuore * ( Prv 23, 26 ), ci ripete ogni momento e in diverse maniere. Molte volte, il buon Gesù rivolge alle anime, come all'apostolo Pietro, la domanda; mi ami tu...?  e poichè ti amo, sono disposto a tutto. Fà di me ciò che a te piace, mia più grande gioia è poterti dire che ti amo a fatti provarti il mio povero amore. 

Desidera tanto il Signore che l'amiamo, che dei precetti della sua legge divina il primo; è amerai il tuo Dio . Chi l'osserva, compie la legge. E' un Padre che chiede amore ai suoi figli. 

Su questo comandamento suppone tutta la tenerezza dell'amore paterno di Dio, suppone anche durezza di cuore da parte di quei figli che hanno bisogno di esservi costretti. E questo Padre amantissimo non è amato; il suo amore non è conosciuto. Niente è importanti e grande davanti ai suoi occhi, se non è accompagnato dall'amore. 

L'amore ci dà forza, ci guida, ci istruisce e trasforma in colui che amiamo, in Dio, poichè Dio è amore. L'amore fa tutto, consumerà anche la nostra povera esistenza. 

AMO PERCHE' AMO, AMO PER AMARE

L'amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sè. E' a se stesso merito e premio.  L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sè. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perchè amo, amo per amare. Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere. 
 
L'amore è il solo tra tutti i moti dell'anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l'unico con il quale possa, contracambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. Quando Dio ama, altro non desidera che essere amato. Non per altro ama, se non per essere amato, sapendo che coloro che l'ameranno si beeranno di questo stesso amore.  L'amore dello sposo, anzi lo Sposo- amore cerca soltanto il ricambio dell'amore e la fedeltà.  Sia perciò lecito all'amata di riamare. Perchè la sposa, e la sposa dell'amore non dovrebbe amare...? Perchè non dovrebbe essere amato l'Amore...? 
Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, attende tutta e solo all'Amore, ella che nel ricambiare l'amore mira a uguagliarlo.  Si obietterà, però, che, anche se la sposa si sarà tutta trasformata nell'Amore, non potrà mai raggiunggere il livello della fonte perenne dell'amore.  E' certo che non potranno mai essere equiparati l'amante e l'Amore, l'anima e il Verbo, la sposa e lo Sposo, il Creatore e la creatura. 
La sorgente, infatti, dà sempre molto più di quanto basti all'assetato.
 
Ma che importa tutto questo...? Cesserà forse e svanirà del tutto il desiderio della sposa che attende il momento delle nozze, cesserà la brama di chi sospira, l'ardore di chi ama, la fiducia di chi pregusta, perchè non è capace di correre alla pari con un gigante, gareggiare in dolcezza col miele, in mitezza con l'agnello, in candore con il giglio, in splendore con il sole, in carità con colui che è l'Amore....? No, certo.  Sebbene infatti la creatura ami meno, perchè è inferiore, se tuttavia ama con tutta se stessa, non le resta nulla da aggiungere. Nulla manca dove c'è tutto.  Perciò per lei amare così è aver celebrato le nozze, poichè non può amare cosi ed essere poco amata.  Il matrimonio completo e perfetto sta nel consenso dei due, a meno che uno dubìti che l'anima sia amata dal Verbo, e prima e di più. 
 
              ( Cantico dei cantici di san  Bernardo abate ).
 
 
Continua...


 

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