PADRE, NELLE TUE MANI CONSEGNO IL MIO SPIRITO
E' finita l'ora tenebrosa dell'abbandono del Padre e Gesù, benchè ormai agli ultimi istanti della vita, appare più sereno e < rimette il suo spirito > nelle mani del Padre. Egli ha terminato il suo mandato e ritorna al Padre come aveva detto nel Cenacolo agli Apostoli; Io sono uscito dal Padre e ora lascio il mondo e vado al Padre.
Nelle tue mani: E' l'atto supremo di abbandono e di fiducia di Gesù nei confronti del Padre Celeste che conosce tutto del Figlio, che sa con quanto ardore Egli Gli ha obbedito e ha ripetuto agli uomini la sua dotrina.
Ancora nel Cenacolo Egli aveva, la sera prima, assicurato gli Apostoli; Non vi chiamo più servi, perchè il servo non sa che cosa fa il suo padrone. Vi ho invece chiamato amici, perchè tutto quello che ho sentito dal Padre mio, l'ho manifestato a voi.
Rimetto il mio spirito: la mia opera, la mia Chiesa, affido tutte le anime; Quelli che mi hai dato , Voglio che dove sono io anch'essi con me , perchè vedano la gloria che mi hai data , poichè mi amasti prima della creazione del mondo.
E detto questo, reclinato il capo , rese lo spirito. Gesù è morto come Padrone della vita e della morte stessa. Ora che la sua preghiera è salita al Padre, è compiuta anche l'opera della redenzione. In quell'istante si è aperto il cielo, si è chiusa l'inferno < per gli uomini di buona volontà > il velo del tempio si è diviso in due, nel mezzo, da capo a fondo, e la terra si è scossa , e le rocce si sono spezzate, e i sepolcri si sono aperti, e molti corpi dei santi che vi riposavano risuscitarono.