LA TUA CASA E IL TUO REGNO SARANNO SALDI PER SEMPRE

 

IL  REGNO  DI  DAVIDE  DURERA'  IN  ETERNO ( 2 Sam 7,1-5.8b-12.14a.16 )

Davide sente il bisogno di costruire una casa per il suo Dio. Ma Dio tramite il profeta Natan glielo impedisce non perchè non gradisca la casa, bensì perchè ha egli stesso su Davide un progetto ben preciso. Davide poi mori senza poter realizzare il desiderio di costruire una casa al suo Dio. In verità, Dio gradisce la proposta di Davide, ma gli fa capire che tutto l'universo è suo, e che a lui è più gradita la disponibiltà ai suoi piani, la fede nelle sue promesse e la fedeltà all'alleanza; un popolo * stabile per sempre *. 

Lui stesso costruirà al suo servitore una * casa *; la promessa avrà pieno compimento nel regno del Messia: Gesù Cristo sarà chiamato ad essere la sua vera casa. Ed è questa la meravigliosa realtà che noi ora viviamo, poichè sapèpiamo che è venuto ad abitare in mezzo a noi. Gesù non viene in mezzo a noi per metterci al sicuro in una roccaforte, ma per aprirci un cammino di conversione incessante. Un cammino di continuo lotta per la conquista della vera pace, che consiste nel ristabilire un rapporto di lealtà e di amore con Dio, con noi stessi, con gli uomini, con le cose. 

 

BENEDETTO  IL  SIGNORE  DIO  D'ISRAELE,  PERCHE'  HAI  VISITATO  IL  SUO  POPOLO

Zaccarìa comprende che per mezzo della nascita di suo figlio Giovanni, il futuro Battista, Dio ha visitato e redento il suo popolo, che tanto ha atteso la sua visita; coloro che camminavano nelle tenebre hanno una speranza nuova, fondata sulle promesse di Dio che ormai stanno per realizzarsi. 

Il canto di zaccarìa è paragonabile a quello di una sentinella notturna che saluta i primi albori. E' lode a Dio perchè visita il suo popolo, a cui porta redenzione e salvezza. Al Messia guardano coloro che sono già morti e vivono nell'attesa; al Messia guardano coloro vivono oggi; ed a lui guarderanno coloro che verranno. Egli è il sole dell'umiltà. Perciò la Chiesa recita il cantico di Zaccarìa ogni mattina, quando il sole nascente mette in fuga la notte e le tenebre. 

L'attesa è ormai finita ed è giunto il tempo della pienezza; gli occhi dei ciecchi tornano a vedere e gli storpi riprendono con gioia il loro cammino.  Cristo viene e porta la restaurazione di tutto l'universo. Porta la riconciliazione e la pace, che tra poche ore sarà annunciata dagli angeli. La voce dei cieli si fonde con la voce della terra; un grande inno di ringraziamento a Dio risuona nel mondo; * Benedetto il Signore che viene a rischiarare le nostre ombre di morte e a dirigerci nella via della pace *. 

                                                                    NATALE  DEL  SIGNORE

 

                                                            

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Non c'è modo migliore per esprimere la verità del mistero del Dio fatto uomo . Natale è il mistero della prossimità di Dio. Dio. Un nome che, così spesso, evoca per noi un esere lontano, difficile, inaccessibile, talvolta addiritura considerato totalmente estraneo alla storia. E invece, dal giorno della sua nascita a Betlemme, noi scopriamo in Gesù Cristo un Dio che sposa la nostra condizione umana, un Dio vicino, accessibile, presso il quale i più piccoli e i più poveri trovano un'accoglienza privilegiata. 

Celebrare il Natale in verità significa lasciarsi abitare da Gesù Cristo, perchè Natale è la rivelaqzione di un mondo abitato dall'amore. Già sant'Ireneo lo esprimeva con parole mirabili; * Dio si è fatto uomo per abituare l'uomo a ricevere Dio e per abituare Dio ad abitare nell'uomo *. 

Per questo, Natale è lasciarsi abitare da  Gesù Cristo, grazie al quale si realizzano in noi le parole di Giovanni; A quanti hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio.