IL SI' DI MARIA

QUARTA  DOMENICA  DI  AVVENTO

Questa domenica di avvento vicinissima al Natale, è domenica dall'immagine di Maria. Essa rappresenta la Chiesa che accoglie il suo salvatore. Si realizza così l'antica profezia fatta a Davide; Dio stessi si contruisce il Tempio per abitare in mezzo a noi e realizzare la nostra salvezza. Questo Tempio è il corpo Verginale di Maria. 

 

SI  REALIZZA  IL  MISTERO  DELL'AMORE  MISERICORDIOSO  DI  DIO

L'avvenimento dell'annunciazione, per i cristiani, è grande. Dio entra personalmente nella storia umana, viene a piantare la sua tenda nel nostro villaggio, viene a realizzare il mistero del suo amore misericordioso, per salvarci. Gesù, Figlio di Dio e di Maria, viene a iniziare sulla terra il Regno di Dio.

E' il temio si dona definitivamente alle persone umane, chiamandole ad essere suoi figli e a vivere come fratelli, pur tra le difficoltà della vita; ed è l'insieme di persone che si lasceranno guidare da Dio. e trasformeranno la loro vita a immagine della vita di Gesù, servo di Dio e dei suoi fratelli. Esse saranno salvate; dal peccato che distrugge l'amicizia con Dio; dalla disperazione che nasce nella solitudine, nella fatica, nella sofferenza, quando non sappiamo perchè viviamo e soffriamo; dalla morte, poichè Gesù risorgerà e tutti risorgeremo con lui.

 

IL  * SI' *  DI  MARIA

Maria rispose di * sì * all'annuncio dell'angelo. Il suo sì è un sì che non si consuma nell'attimo in cui lo pronuncia; diventa pienezza di vita, tutta data, completamente impegnata. Per questo si potrebbe affermare che Maria è la figura centrale del mistero natalizio.

Sarà lei a ricevere il Figlio, sarà lei a mostrarlo, sarà lei a offrirlo. Comincia cosi il suo servizio materno, che non finisce nell'aver generato Gesù, ma continua e si estende sempre di più, reso dono di redenzione, ad ogni costo e ad ogni prezzo. 

Il sì della Madonna all'Incarnazione è un sì che trasforma, trasfigura tutta l'esistenza della Vergine. Dopo il sì, Maria è vissuta per Cristo, è portata da lui. Per questo Signore Gesù il suo cuore palpìta, le sue mani lavorano, la sua persona vibra nella fedeltà dei giorni, in continua tensione di fede, di speranza e di amore.

Maria ha detto di sì al Figlio come Salvatore del mondo. E questo suo consentire ad essere madre del Salvatore è stato un gesto di riempito di vicende molteplici, fino ai momenti consumativi ai piedi della croce e nel cenacolo. 

Maria emerge silenziosa e adorante, paziente e mite, coraggiosa e forte. Oggi vogliamo ricordarla in modo specialissimo come colei che ha preparato il Natale più di ogni altra creatura, e ha vissuto il Natale prima e più di ogni altra creatura. Un sì, il suo, che assume anche noi, che da lei, dobbiamo imparare a credere, a sperare e soprattutto ad amare. Da lei, per prima cosa, dobbiamo imparare a lasciarci amare da questo dolcissimo ed esigente Signore, il quale è Salvatore attraverso un mistero che, prima di essere beatitudine eterna, è anche croce e martirio sulle strade di questo mondo.

LA  SERVA  DEL  SIGNORE

Maria dice sì proclamandoci serva. Ma serva di chi..? Serva del io del Signore, servi vuol dire dispoSignore. Anche noi siamo servi di Dio. Servi vuol dire sottomessi, impegnati e occupati a vantaggio del Signore, servi vuol dire disponobilità a compiere sempre la volontà del Signore. E' in questa logica che Maria si proclama serva. Anche la maternità è un servizio. 

La disponibilità a fare la volontà del Signore può diventare dono natalizio che noi chiediamo a Maria e per sua intercessione, chiediamo a Gesù.