IL SACRIFICIO DEL CALVARIO
Tra il sacrificio del Calvario e quello dell'altare non vi è alcuna differenza. Se tu fosse stato sul Calvario, con quanta devozione avresti partecipato alla morte di Gesù. Ricordiamoci che la Santa Messa è lo stesso sacrificio, diverso solo nel modo della presenza.
E' Gesù stesso in persona, sacerdote e vittima del proprio sacrificio, che si offre al Padre per le mani del celebrante. Il sacrificio della croce è talmente decisivo per l'avvenire dell'uomo che Gesù è tornato al Padre solo dopo averci lasciato il mezzo per prendervi parte come se fossimo stati presenti.
Gesù, istituendo questo sacrificio, ha voluto che la sua passione e la sua morte diventassero il rito da perpetuarsi nei secoli fino al suo ritorno e nel quale si accentrasse tutta la vita liturgica. Non c'è vera religione senza sacrificio nè vera vita religiosa senza l'offerta del medesimo.
Ogni volta che si celebra questo sacrificio si attua l'opera della nostra redenzione e noi siamo fatti partecipi della passione del Signore.
La Messa, infatti, non è solo un memoriale ma anche l'applicazione dei frutti della redenzione a beneficio delle anime dei vivi e dei defunti; è un mezzo misterioso di partecipazione alla morte e alla risurrezione di Gesù, due aspetti dell'unico evento salvifico. E' la presenza di Gesù nel suo atto redentore che si introduce nella nostra esistenza.
La Messa è il ponte attraverso il quale le anime si possono trasferire dalla regione della morte a quella della vita. E' la celebrazione della Pasqua; Dio Padre immola il suo Figlio per la nostra salvezza; il Figlio si immola; noi, uniti a Cristo, veniamo liberati dalla schiavitù del peccato e partecipazione alla salvezza eterna.
Per quanto Gesù viva in sè stesso una vita incorrutibile e immortale, viene tuttavia di nuovo a immolarsi per noi in questo mistero della sua oblazione divina. La Messa è l'atto più importante che possa avere luogo sulla terra. Nel sacrificio eucaristico si assomma tutta l'azione di Dio per la santificazione del mondo e tutto il culto che rendi a Dio. Il sacrificio eucaristico è l'atto supremo del culto. Quando il sacerdote celebra, onora Dio, rallegra gli angeli, edifica la Chiesa, aiuta i vivi, ottiene riposo ai defunti e fa se stesso partecipe di tutti i beni spirituali.