IL MISTERO DELLA CROCE



Gesù è stato solidale con la sofferenza di uomini concreti; ha guarito gli ammalati, ha accolto emarginati di ogni tipo.  Egli stesso ha conosciuto l'angoscia dell'amicizia infranta dalla morte e della sconfitta dei suoi sforzi per salvare il suo popolo: piange per l'amico Lazzaro e su Gerusalemme che lo rifiuta.  Di fronte a tutto ciò,  Gesù non rimane passivo nè accetta di rassegnarsi, ma riagisce operando il bene e guarendo. Una lotta che assume il volto della solidarietà e della liberazione.

Ma la scelta di Gesù si tramuta in scandalo; colui che viene a liberare i poveri e i sofferenti fa l'esperienza della sconfitta, del silenzio di Dio, della morte. " Il buon pastore " diventa " l'agnello immolato ", il seminatore diventa il grano che muore, Il Signore diventa servo sofferente  annunciato dai profeti.

Il crocifisso non appare solo come uno sconfitto; egliè, per tutti i presenti, il < maledetto da Dio >. Questa situazione è indicata dal modo stesso dell'esecuzione della morte: < Maledetto colui che pende dal legno >.