IL CAMMINO DELLA FEDE

 

COSTRUIAMO LA NOSTRA FEDE

Per incontrarsi con Dio bisogna cercarlo e lasciarci cercare; aver capito qualcosa della propria insufficienza, dell'incapacità a dare da soli un senso alla nostra vita, un orientamente, una fedeltà. Disporre l'anima a questa invocazione e a questa attesa.

LO STUPORE;

E' l'atteggiamento che si produce nel cuore di colui che prende coscienza di essere al centro di un piano di sapienza e di amore ideato da Dio; di essere il diretto destinatario di una chiamata personale. Come i discepoli di Emmaus; Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre ci spigava le Scritture ??. La Scrittura è l'annuncio della volontà amorosa di salvezza che Dio da sempre ha sul mondo e su ciascuno di noi; è il superamento di ogni senso di inutilità e di sfiducia.

LO SMARRIMENTO;

Il sentimento che si prova alla constatazione della propria povertà di fronte alla grandezza del dono di Dio; di fronte all'evidenza del proprio rifiuto, del proprio peccato. E' anche questa una tappa necessaria in vista della conversione; l'uomo prende coscienza di essere peccatore e di essere gratuitamente salvato. La chiamata alla conversione e alla riconciliazione con Dio significa che dobbiamo meditare più a fondo sulla nostra vocazione cristiana alla luce del mistero della redenzione per radicarla sempre di più in esso. 

LA DECISIONE;

E' il passo seguente, quello che dispone ad appartenere ormai completamente a Colui che ci ha tanto amato e ci ha comprato a caro prezzo. Ti seguirò dovunque tu vada; ecco la sequela; cambiare la strada e cambiare cuore. Se il figlio prodigo ha cambiato strada, il fratello maggiore doveva cambiare cuore. Cambiare cuore significa guarire dalla sclerosi del cuore.

LA PREGHIERA;

Occorre non solo parlare ma farne esperienza; a pregare si impara pregando. Si trova sempre il tempo per le cose che si amano. La preghiera è indispensabile perchè diventa anche esperienza di discernimento per capire cosa devo fare, come devo comportarmi, il mio rapporto con Dio mediante la mia vita quotidiana.

APERTURA AGLI ALTRI

Non tenere per sè il dono ricevuto; l'urgenza di parlare agli altri; quindi l'evangelizzazione con la parola e con la propria esistenza, con la testimonianza, gridare il Vangelo con la vita, in un tempo in cui si crede di più ai testimoni che ai maestri.