GIORNO DELLA RISURREZIONE
Più degli altri giorni, la domenica è il giorno della risurrezione, non è l'ultimo giorno della settimana, ma il primo. E' il giorno in cui noi celebriamo - non commemoriamo - la morte e la risurrezione di Cristo. Celebrando non facciamo un salto nostalgico nel passato, ma attualizziamo i fatti straordinariamente salvifici del passato. La domenica deve essere il giorno in cui l'Eucaristia è vissuta in modo più sentito, in cui anche noi ci uniamo al popolo di Dio in festa che canta, che il suo capo e Signore, anche se ucciso dagli uomini, è risorto. Occorre capire il rapporto della domenica con la Pasqua di Cristo e della Chiesa, occorre ridare un'anima alla domenica e la domenica all'anima; la domenica che è un frammento di tempo che anticipa l'eternità. La domenica è la Pasqua settimanale del popolo di Dio.
La * Sacrosanctum Concilium * la definisce; Festa primordiale, fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico. Pasqua e domenica sono presentate insieme come celebrazione di uno stesso mistero; la pasqua è ricordo annuale della risurrezione, la domenica è il ricordo- celebrazione settimanale della risurrezione di Cristo. Marco parla di * giorno dopo il sabato * i discepoli di Emmaus; la sera di quello stesso giorno; otto giorni dopo; è il Signore stesso che fissa il ritmo dell'avvicendamento domenicale. Se il sabato era per gli Ebrei il giorno di Dio nel giorno degli uomini, la domenica è per noi cristiani il giorno di Dio per il giorno degli uomini.
Vi è una triplice dimensione nella Pasqua domenicale; memoria, presenza e attesa.