CI SARA' GIOIA E PACE
IL SIGNORE RADUNA TUTTI I POPOLI NELLA PACE ETERNA DEL SUO REGNO
Il regno di Dio che sta per venire ha una caratteristica fondamentale; si stabilisce nella pace. La Chiesa, che del regno è il seme, irradia nel mondo un messaggio di pace per la conversione delle genti.
Un cristiano è per vocazione testimone di pace; condanna ogni violenza sconfessando le ideologie che la sostengono e i sistemi politici che la attuano, e la elimina da ogni suo comportamento. Violenza è imporre il proprio giudizio, non temperare con la carità il proprio diritto, rifiutare la propria opera per appianare le vie. Nel trasformare le spade in vomeri e le lancie in falci ( spade e lance dell'egoismo, del disinteresse, dell'odio, del disamore ) si riscopre il vero modo, quello cristiano, di prepararsi alla venuta di Cristo, con un impegno che realmente trasformi noi e il mondo.
La venuta di Cristo è il punto focale di tutta la storia, l'evento veramente unico, per ogni persona, per l'umanità e soprattutto per la Chiesa. La sua celebrazione più che ricordo è presa di coscienza di una realtà in fase di realizzazione. Quel * germodlio * sorge su un ceppo, quel * resto * è stato purificato dalla sofferenza. A questo prezzo lo * Spirito di giustizia * e * dello sterminio * produce nuovo rigoglio di vita, di santità e di amicizia con Dio.
Quelle promesse di fertilità, che contrastano con il duro lavoro col quale l'uomo strappa alla terra il suo sostentamento, ci dicono che questo rinnovamento è dono. A noi spetta accettare questa dinamica oggi, domani, sempre. La vita del cristiano è protesa verso la glorificazione finale, ma si snoda nell'impegno quotidiano di rinuncia, di mortificazione, di purificazione di sè, della società e della Chiesa stessa, perchè il Natale non si riducia a ceremonia ma sia una reale celebrazione dell'evento salvifico della venuta di Cristo.