CHI SEGUE IL SIGNORE AVRA' LA LUCE DELLA VITA

 

Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare.

 

A noi che viviamo in un mondo di ribellione e desiderio di libertà, può essere motivo di feconda riflessione il considerare i continuì naufragi degli uomini quando vogliono da soli costruire le basi delle più profonde aspirazioni del cuore umano; la pace, la giustizia, l'uguaglianza fra i popoli. 

Molti parlano di pace e preparano la guerra; firmano trattati e già pensano a inganarsi; sprecano paroloni in favore degli affamati e bruciano incenso al consumismo; predicano l'amore e non sanno pronunciare una parola di perdono. Non c'è pace senza Dio, senza fedeltà alla sua legge e alla sua parola, senza un continuo ritorno a lui con una volontà rinnovata di camminare sulla sua strada.

NON  ASCOLTANO NE' GIOVANNI  NE'  IL  FIGLIO  DELL'UOMO ( MT 11, 16-19 )

Gente difficile quella a cui era mandato Gesù;  aveva rifiutato la sapienza di Dio, che prima si era presentata sotto l'ascetismo di Giovanni e poi sotto la condiscendenza di Gesù. Gente simile a bambini capricciosi che non accettano gli inviti a giocare nè al funerale, nè a nozze. Ma le opere della sapienza divina, per chi le sa leggere, le rendono giustizia. 

 

Gesù si è presentato agli uomini del suo tempo con un messaggio nuovo, che usciva dagli schemi abituali. I semplici, i disponobili, gli amanti della verità hanno aderito a lui, hanno riconosciuto in lui il punto di arrivo di tutta la legge antica. Gli altri, e soprattutto i capi del popolo, si sono messi contro di lui. Erano gente non disponobile, avevano qualcosa da difendere, qualche privilegio da conservare; e non potendo intaccare la sua dottrina, cercavano di distruggere la sua persona.  Digiunasse o accettasse inviti a pranzo, facesse prodigi o rifiutasse di farli, era sempre respinto.  La verità è che il suo messaggio imponeva un cambiamento che essi non avevano in animo di operare. 

Oggi le cose non sono cambiate. Gesù è ancora segno di contraddizione nei suoi. Dove c'è ingiustizia e disordine, un cristiano è in contrasto con l'ambiente; non perchè nel realizzare egli trova l'opposizione di chi ha tutto l'interesse a non volerle. Nè l'ascetismo di Giovanni, nè la bontà di Gesù sono inclini al compromesso.