A UN TUO GRIDO DI SUPPLICA IL SIGNORE TI FARA' GRAZIA
Il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione..
Dio è fedele alle sue promesse. Se ci apre gli occhi, potremo vedere quanto ha già realizzato per noi e sapremo anche attendere con fiducia quanto egli realizzerà. Beati coloro che aspettano il Signore. Egli è pronto ad ascoltare il grido di supplica dell'umile e del povero. Nell'esaudirlo, sa che cosa è meglio per noi e molte volte non ci toglie completamente dalla tribolazione e dall'afflizione. Il dolore rimane sempre il nostro pane quotidiano. Però, se avremo puro il nostro cuore ed aperti i nostri occhi di poveri e di umili, sapremo vedere il Maestro che ci indica la strada giusta, anche nella tribolazione, convinti che il Signore permette quanto avviene per il nostro bene.
Guardando con fede e umiltà al di sopra delle complicate trame terrene, possiamo vedere l'intreccio divino della storia della salvezza che non si limita al contigente, ma tiene presente nel suo ordito un piano universale ed eterno. L'avvento deve darci il senso dell'attesa per il * giorno del Signore *.
Gesù vedendo le folle ne sentì compassione , perchè erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
Gesù ha compassione delle immense folle di uomini che attendono la liberazione e la salvezza. Vuole che questa ansia pastorale sia condivisa anche da coloro che sono stati salvati, dai suoi discepoli di oggi.
Anzitutto possono pregare il Padre che scelga uomini ben disposti e generosi che si mettano a completa disposizione della missione di salvezza. Ma che poi essi stessi, tutti, si mettano a disposizione per dare generosamente quanto hanoo gratuitamente ricevuto. La fede, la salvezza che abbiamo ricevuta, non è dono esclusivo, da ritenere solo per noi; dobbiamo trasmetterlo agli altri, continuare la catena senza interromperla. La fede quindi è un dono che impegna. Ognuno di noi ha un compito insostituibile e una missione specifica.