SVEGLIATI...! TU CHE DORMI.. RISORGI DAI MORTI...
LA DISCESA AGLI INFERI DEL sIGNORE.
Che cosa è avvenuto...? Oggi sulla terra c'è grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perchè il Re dorme; la terra è rimasta sbigottita e tace perchè il Dio fatto carne si è addormentatao e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.
Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse; * Sia con tutti il mio Signore *. E Cristo rispondendo disse ad Adamo; * E con il tuo spirito *. E, presolo per mano, lo scosse, dicendo; * svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.
Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere; Uscite...! A coloro che erano nelle tenebre; Siate illuminati ! A coloro che erano morti; Risorgete,,,! A te comando ; Svegliati, tu che dormi..! Infatti non ti ho creato perchè rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti . Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani ! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine ! Risorgi, usciamo di quì ! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura..
Per te io, tuo Dio mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua belezza perduta. Guarda sul mio dorso la flagellazione subìta per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morìì sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di quì. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti è agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli.