SIATE DI QUELLI CHE METTONO IN PRATICA LA PAROLA E NON SOLTANTO ASCOLTATORI
L'IRA DELL'UOMO NON COMPIE CIO' CHE E' GIUSTO A DIO Giac1, 19-27
Un' esigenza fondamentale nella lettera di Giacomo è quella di una fede che, accolta, spinge all'azione. Il cristiano è colui che ascolta ed opera la parola. All'attuazione della parola tre sono le promesse: ascoltare molto, parlare poco, fuggire l'ira. L'uomo che manca a questo doveroso servizio , rompe il dialogo con Dio che salva. La parola di Dio poi , deposta nel credente con l'annuncio e il battesimo, richiede fortezza, capacita di ascolto e risposta coerente in un atteggiamento operativo di conversione. Il seguace di Cristo < esecutore > dell'opera, conosce così la > legge della libertà > .
Se la parola di verità proviene da Dio ci ha generati alla vita, è molto importante il nostro atteggiamento verso di essa. La parola di Dio in noi deve operare nella vita. Il seguace di Cristo non è solo < ascoltatore > , ma esecutore > dell'opera, che approfondisce nella < legge perfetta della libertà > nella legge del regno, ed accoglie nel comandamento dell'amore di Dio e del prossimo. Legge e libertà sono legate a Dio e si vivono compiendo il suo volere. La < legge perfetta >, perfezionata nel vangelo, ci rende liberi e ci sprona ad agire. La religiosità autentica non è solo conoscere la fede, ma testimoniarla con le opere, con uncristianesimo vissuto di amore ai fratelli nel bisogno e di distacco dal male.