SE UNO VUOLE ESSERE IL PRIMO, SIA L'ULTIMO DI TUTTI
RICERCA DEI PRIMI POSTI ( Marco 9,30-37 )
La parola che Gesù rivolge agli apostoli; * se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti * è una contestazione ad una concezione del regno basata sul potere, sugli onori, sui primi posti. Ma la contestazione più radicale è la sua stessa vita. Gesù fa sua la missione del Servo, Mite ed umile di Cuore; egli annuncia la salvezza ai poveri, è in mezzo ai suoi discepoli * come colui che serve *, pur essendo loro * Signore e Maestro *, e giunge fino al colmo delle esigenze dell'amore che ispira questo servizio, dando la sua vita per la redenzione dei peccatori.
La parola e l'esempio di Gesù risolvono il problema delle precedenze in clima cristiano. Gesù rifiuta categoricamente ogni ambizione di dominio sia per sè che per la Chiesa. L'unica autorità della Chiesa ed in seno ad essa è quella dell'ultimo posto, dell'umile servizio.
LA VERA AUTORITA' E' PER IL BENE COMUNE
Autorità èuna delle realtà fra le più ambigue, fra le più contestate del nostro temposia a livello civile che ecclesiale. C'è chi la esercita per ambizione, per volontà di dominio, per ricerca di gloria; e chi la ritiene un servizio per il bene comune.
Accolta ed esercitata con le intenzioni e con i propositi di cui parla Cristo, l'autorità appare per quello che è nel piano di Dio; un sevizio. Servizio del bene comune di cui chi è a capo è costituito responsabile; servizio degli uomini che chi è in autorità serve, badando che ognuno contribuisca al bene di tutti.
Se l'autorità è essercitata secondo la verità, che la giustifica umanamente agli occhi degli uomini, dovremmo considerare colui che la esercita come uno a cui si addice la parola del Signore; * E a me che l'avete fatto * e considerare la sua fatica come una fatica cristiana e pasquale.
L'AUTORITA' CONTESTATA
Tutto questo vale in primo luogo per la Chiesa, che è * diakonia * , vale a dire, comunità di servizio.. Come Gesù Cristo è servo perchè salvatore, cosi la Chiesa è serva perchè sacramento di salvezza. Essa non può vivere avendo per fine la propria grandezza, ma esiste solo come servizio per la comunione di Dio con l'umanità. Un servizio di unità, di carità, di verità al mondo intero.