RALLEGRATI, PIENA DI GRAZIA ...!!
AVE, PIENA DI GRAZIA.... ( Lc 1,26-38 )
Per il saluto di Gabriele a Maria Luca utilizza la parola greca * chairè. Era il saluto usato comunemente quando si incontrava una persona. Però di per sè la parola è l'imperativo signolare del verbo * chairein e significa * esulta *. Tenendo conto che nei testi profetici la Figlia di Sion, personificazione del popolo di Israele, viene invitata a rallegrarsi per la salvezza, pare molto probabile che Luca intende il saluto angelico nel suo senso etimologico. Maria è la Figlia di Sion, personificazione e compimento di Israele, che viene invitata alla gioia perchè la salvezza tanto attesa è finalmente giunta e questo proprio attraverso il suo assenso alla parola che le viene rivolta.
Maria viene salutata come * piena di grazia *. Nel testo originale greco si tratta di una sola parola, participio passivo il cui soggetto sottinteso è Dio. E l'angelo stesso che interpreta questa parola quando risponde allo stupore- turbamento di Maria, dicendo * Hai trovato grazia presso Dio *. Dio colma Maria, del suo favore chiamandola a diventare madre di suo Figlio. L'iniziativa è di Dio. E' lui che l'ha scelta e preparata per questa vocazione che ora le propone.
Il mistero di ogni chiamata divina è racchiuso quì. Da una parte Dio sceglie e pian piano prepara la persona alla sua missione, ma dall'altra, il chiamato sperimenta la sua vocazione come un'irruzione divina che rompe il flusso tranquillo della sua esistenza...
ECCO LA SERVA DEL SIGNORE
Maria allora fa le sue domande.Vuole discernere prima di dare il suo assenso. Questa, secondo Luca, è una caratteristica che conserverà, una caratteristica tutta sua. Cerca di capire quanto può, poi si arrende, si getta in questa avventura che Dio le propone, perchè crede che * nulla è impossibile a Dio *. Dio sarà davvero con lei e compirà in lei e per mezzo suo le sue meraviglie. Maria si abbandona a Dio, piena fiducia. Ma questo non vuol dire che diventa schiava, oggetto passivo nelle mani di Dio. * Servo di Dio * è un titolo di onore che nell'Antico Testamento viene dato a quelle persone che espletano, per vocazione divina, una funzione decisiva nella storia di salvezza, come ad esmpio Abramo, Mosè, Giosuè, Davide e i profeti.
Quindi Maria si riconosce collaboratrice di Dio e dà una risposta entusiasta, espressa in greco con una forma del verbo chiamato ottativo, forma che indica desiderio, che forse possiamo tradurre come * Oh Sì. avvenga di me quanto hai detto *.