PREGA IL PADRE TUO NEL SEGRETO
IL PADRE TUO, CHE VEDE NEL SEGRETO , TI RICOMPENSERA'
Il tarlo della vanità, che spinge all'ostentazione e all'ipocrisia, toglie alla giustizia cristiana il suo disinteresse, la sua purezza < verginale > che cerca solo Dio. L'occhio dell'uomo guasta tutto quello che tocca; è un insidia sottile e fatale; può essere un impulso a fare la giustizia solo < per essere veduti dagli uomini >. Si può cosi diventare i commedianti < ipocriti > della giustizia, che recitano soltanto la < parte > degli elemosinieri, degli oranti, dei digiunatori sul palcoscenico della loro sconfinata vanità, e segretamente non cercano la giustizia, ma solo se stessi.
UN DIGIUNO PIU' SENSIBILE
Insieme con venerdì santo, questo giorno è l'unico in cui è chiesto a tutti gli adulti di digunare ( cioè rinunciare a un pasto importante della giornata ) in segno di disponibilità e solidarietà. Disponibilità all'ascolto della Parola di Dio e conversione del cuore: tale appare il digiuno dei cristiani, a somiglianza di quello del Maestro all'inizio della sua missione. Un digiuno più sensibile in questo giorno, ma che si prolungherà per tutto il tempo quaresimale con altre iniziattive personali di distacco, di rinuncia a beni e soddisfazioni anche legittime, per una più grande libertà interiore.
Soffrendo un pò di privazione, sappiamo di unirci in qualche modo agli uomini per i quali è abituale la privazione di cibo, di mezzi economici, di beni culturali e di concrete possibilità di sviluppo; il digiuno diventa un gesto simbolico, denuncia profetica dell'ingiustizia che nasce dall'egoismo, solidarietà con chi è più povero. Cosi la preparazione alla Pasqua diventa < quaresima di fraternità > e la cena del Signore un gesto di poverta, di pentimento, di speranza, di annuncio alla salvezza.