OGNI UOMO VEDRA' LA SALVEZZA DI DIO

TEMPO  DI  CONVERSIONE   ( Lc 3, 1-6 )

IL Messia atteso doveva combattere il nemico e il peccato;

          Tutto il paese degli ebrei era in quel momento dominato e umiliato dai Romani. L'imperatore Tiberio dominava il mondo da Roma. In Giudea il governatore Ponzio Pilato dominava gli ebrei in nome dell'imperatore. Servi dei Romani erano i principi che governavano le altre regioni del paese. La società ebraica attendeva perciò un Messia, un inviato da Dio, che avrebbe scacciato l'esercito romano che occupava il paese. Il Messia avrebbe riportato la nazione al suo antico splendore, come ai tempi di Davide.

Contrariamente a quello che tutti aspettavano, Giovanni iniziò la sua predicazione con un grido di allarme; non contro il nemico romano, ma contro un nemico più profondo, intimo e devastante; il peccato. * Vi annuncio che Dio è in collera con voi, perchè la vostra condotta è come una strada storta, tortuosa, che impedisce a Dio di venirvi incontro.

Quelle persone che chiedevano a Dio la libertà della nazione, non si accorgevano di essere a loro volta schiavi dell'egoismo, della prepotenza, del denaro. Le autorità, invece di servire i deboli, li opprimevano. I sacerdoti, invece di portare alla gente la voce di Dio che consola, si erano impadroniti della religione per acquistare grande autorità e ammucchiare denaro con le offerte. Gli stessi poveri, invece di aiutarsi, si sfruttavano spesso a vicenda.

LA DENUNCIA DI GIOVANNI;

Con coraggio, Giovanni denuncia il male presente in tutto il popolo e invita al riconoscimento dei propri peccati e alla conversione. Dio è sempre dala parte dell'uomo; * Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio *. 

La Chiesa ci propone questa pagina per farci prendere coscienza che anche in noi, che ci prepariamo a rivivere il Natale, può annidarsi lo stesso nemico profondo, intimo, devastante; il peccato. E per dirci che anche per noi la via di uscità è la conversione. Solo così la nostra vita non sarà una storta, tortuosa, che impedisce a Dio di venirci incontro. 

Peccato, conversione, perdono di Dio. Sono realtà che forse a qualcuno di noi sanno di sorpassato. Invece Gesù ci insegna che è su queste tre realtà pesanti e decisive che giochiamo la nostra vita. Per questo la Chiesa ci fa pregare;  * Raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia.

 LA CONOSCENZA DI SE'

Ognuno vede dentro di sè. Ognuno sa dove sono le storture, dove si è fatto il ido l'egoismo, la prepotenza, la sensuatlità, il male. Ognuno sa dove e quando ha detto a Dio ; * Non disturbarmi, che devo fare gli affari miei *. E ognuno sente la sua responsabilità nelle storture comuni, i comportamenti malvagi che sono diventati comportamenti comuni.

 DIO MISERICORDIOSO CHE PERDONA

E' Dio che torna a sorridermi, a chiamarmi * figlio mio *. Gesù ha descritto la gioia di Dio nel raccogliere chi se n'era andato.  La festa del perdono Gesù ha voluto che fosse perenne nella sua Chiesa. Perchè la conversione non è purtroppo un evento che si verifica una volta per sempre nella vita di una persona. La nostra strada tende ogni giorno a tornare storta, il male tende a rinascere nella vita di tutti i giorni. 

L'Avvento è tempo della festa del perdono. Attraverso il sacramento della Penitenza, il Padre è pronto a riabbracciarci, a chiamarci * figlio mio *, a rivestirci della gloria che viene da Dio.