La guarigione del cieco nato

UN CIECO INCONTRA LA LUCE ; Gv 9,1-41

La storia della guarigione del cieco ci aiuta ad aprire gli occhi sull'immagine di Gesù che ognuno di noi porta in sè. Molte volte, nella nostra testa, c'è un Gesù che sembra un re glorioso, distante dalla vita del popolo! Nei Vangeli, Gesù appare come un servo dei poveri, amico dei peccatori. L'immagine del Messia -Re, che avevano in mente dei farisei, ci impedisce di riconoscere in Gesù il Messia- Servo. 

Gesù vicino ai perseguitati; Gesù non abbandona colui per cui è perseguitato. Quando viene messo al corrente dell'espulsione, e incontrandosi con l'uomo cieco, lo aiuta a fare un altro passo, invitandolo a confessare la sua fede e gli chiede;  Tu, credi nel Figlio dell'uomo ?. E lui gli risponde ; E chi è , Signore, perchè io creda in lui ? . Gli disse Gesù; Lo hai visto; è colui che parla con te . Il cieco esclama; Credo, Signore !. E gli postra dinnanzi. 

L'atteggiamento di fede del cieco davanti a Gesù è di assoluta fiducia e di totale accettazione. Accetta tutto da Gesù. Ed è questa la fede che sostentava le comunità cristiane dell'Asia verso la fine del primo secolo, e ci sostiene fino ad oggi.

Il cieco non vedeva, ora vede meglio dei farisei. I farisei che pensavano di vedere correttamente , sono più ciechi del cieco nato. Intrappolati nella vecchia osservanza, mentono quando dicono di vedere. Non c'è peggior cieco di colui che non vuole vedere.