LA TRASFIGURAZIONE DI GESU'

LA  PASSIONE   CHE  CONDUCE  ALLA  GLORIA  ( Mt 9,2-10 )

La trasfigurazione avviene dopo il primo annuncio della morte di Gesù, e quest'annuncio della passione sommerse i discepoli in una profonda crisi. Loro si trovavano in mezzo ai poveri, ma nella loro testa c'era confusione, persi com'erano nella propaganda del governo e nella religione ufficiale dell'epoca. La religione ufficiale insegnava che il Messia sarebbe stato glorioso e vittorioso! Ed è per questo che Pietro reagisce con molta forza contro la croce. Un condannato alla morte di croce non poteva essere il Messia, anzi, secondo la legge di Dio doveva essere considerato come un maledetto da Dio. Dinanzi a ciò, l'esperienza della trasfigurazione di Gesù poteva aiutare i discepoli a superare il trauma della croce. Infatti, nella trasfigurazione, Gesù appare nella gloria, e parla con Mosè e con Elia della sua Passione e Morte. Il cammino della gloria passa quindi per la croce.

Negli anni 70, quando Marco scrive il suo vangelo, la croce costituiva un grande impedimento per l'accettazione di Gesù come Messia da parte dei giudei. Come poteva essere che un crocifisso, morto come un emarginato, potesse essere il grande Messia atteso da secoli dal popolo ?? La croce è uno scandalo. Marco si serve dei testi dell'Antico Testamento per descrivere la scena della trasfigurazione. Illumina i fatti della vita di Gesù e mostra che Gesù vede realizzarsi le profezie e che la croce è il cammino che conduce alla Gloria. 

GESU'  CAMBIA  ASPETTO

Gesù va su un monte alto. Luca aggiunge che vi si reca per pregare, in cima della montagna. Gesù appare nella gloria davanti a Pietro, Giovanni e Giacomo. Insieme a lui appaiono anche Mosè ed Elia. Il monte alto evoca il monte Sinai, dove, nei passato, Dio aveva manifestato al popolo la sua volontà, consegnando la legge a Mosè. Le vesti bianche di Gesù evocano Mosè avvolto nella luce quando parla con Dio sulla montagna e riceve da Dio la legge. Elia e Mosè, le due più grandi autorità dell'Antico Testamento, parlano con Gesù. Mosè rapresenta la legge, Elia la profezia. 

A PIETRO PIACE L'ACCADUTO, MA NON CAPISCE

A Pietro piace quanto è avvenuto e vuole assicurare il momento piacevole sulla montagna. Propone di costruire tre tende. Marco dice che Pietro aveva paura, senza sapere ciò che stava dicendo. Loro sono come noi, per loro è difficile capire la croce! 

LA VOCE DEL CIELO CHIARISCE I FATTI

Appena Gesù è avvolto nella gloria, una voce dal cielo dice; Questi è il mio Figlio, l'amato; ascoltatelo!!. L'espressione Figlio amato evoca la figura del Messia servo, annunciato dal profeta Isaìa. L'espressione * ascoltatelo * evoca la profezia che prometteva l'arrivo di un nuovo profezie dell'Antico Testamento. I discepoli non potevano dubitarlo. Gesù è veramente il Messia glorioso, ma il cammino della gloria passa per la croce, secondo l'annuncio dato nella profezia del servo. La gloria della trasfigurazione ne è la prova. Mosè ed Elia lo confermano. Il Padre ne è il garante. 

SOLO GESU' E NESSUN ALTRO

Marco dice che, dopo la visione, i discepoli vedono solo Gesù e nessun altro. L'insistenza nell'affermare che vedono solo Gesù suggerisce che d'ora in poi Gesù è l'unica rivelazione di Dio per noi. Per noi cristiani, Gesù, e solamente lui, è la chiave per capire tutto il senso dell'Antico Testamento 

STARE IN SILENZIO

Gesù chiede ai suoi discepoli di non dire niente a nessuno fino a che fosse risuscitato dai morti, ma i discepoli non lo capiscono. Infatti, non capisce il significato della croce chi non unisce la sofferenza alla risurrezione. La risurrezione di Gesù è la prova che la vita è più forte della morte. 

IL RITORNO DEL PROFETA ELIA

I discepoli chiedevano; perchè gli scribi dicono che prima deve venire Elia ?? Gesù dice; Io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui. Gesù sta parlando di Giovanni Battista, assassinato da Erode.