LA PROVA DELLA FEDE
RIMANERE NELLA FEDE DEL PADRE E DEL FIGLIO ( Giovanni 6,60-69 )
L'INCONTRO D'AMORE;
In questo brano Giovanni mi mostra la Parola del Signore quale punto di incontro, luogo santo dell'appuntamento con Lui; mi accorgo che essa è il luogo della decisione, delle separazioni sempre più profonde nel mio cuore e nella mia coscienza. Mi accorgo ancora di più che la Parola è una persona, è il Signore stesso, presente davanti a me, donato proprio a me, aperto per me. Tutta la Bibbia, pagina dopo pagina, è un invito, dolce e forte al tempo stesso, all'incontro con la Parola. L'incontro, che quì viene donato, non è superficiale, non è vuoto, ma è intenso, pieno, costante, ininterroto, perchè è come l'incontro fra lo sposo e la sua sposa; cosi il Signore mi ama e si dona a me. Occorre l'ascolto attento e premuroso, tanto che neppure una delle sue parole cada a vuoto; occorre un ascolto col cuore, con l'anima; occorre l'obbedienza dei fatti, di tutta la vita; occorre una scelta vera e decisa, che mi fa preferire la Parola del Signore, fino a decidere di prenderla come vita della mia vita.
LA MORMORAZIONE E LA CHIUSURA DEL CUORE
Questa tematica della mormorazione, della ribellione mi scuote ancora di più, mi mette in crisi; ripercorrendo la Bibbia, anche solo nella mia memoria, mi accorgo che la moemorazione contro il Signore e il suo agire nei nostri confronti è la realtà più terribile e distruttiva che possa mai venire ad abitare il mio cuore, perchè mi allontana da Lui, mi separa fortemente e mi rende cieco, sordo, insensibile. Mi fa dire che Lui non c'è, mentre è vicinissimo e mi ama di amore eterno.
Capisco che la moemorazione si crea quando non c'è più il dialogo con il Signore, quando il contatto con Lui è interrotto, quando invece di ascoltarlo e di interrogarlo, rimane solo ribellione; questa specie di ronzio continuo dentro l'anima, dentro i pensieri, che mi fa dire; Potra forse Dio preparare una mensa nel deserto ??
Se mormoro contro mio Padre, se smetto di credere al suo Amore per me, alla sua tenerezza, che mi ricolma di ogni bene, io rimango senza vita, senza nutrimento per il cammino di ogni giorno. O se mi arrabbio, se mi ingelosisco perchè Lui è buono, perchè dà via il suo amore a tutti, senza misura, e faccio come i farisei, allora rimango completamente solo e oltre a non essere più figlio, non sono neanche più fratello di nessuno. Infatti alla mormorazione contro Dio è strettamente legata la mormorazione contro i fratelli e le sorelle.
IL DONO DEL FIGLIO DELL'UOMO; LO SPIRITO SANTO
Mi sembra di intravedere una strada di luce, tracciata dal Signore Gesù e quasi nascosta in questi versetti così densi e traboccanti di ricchezza spirituale. Il punto di partenza sta nell'ascolto vero e profondo delle sue Parole e nell'accoglienza di esse; da quì alla purificazione del cuore che da cuore di pietra, indurito e chiuso, diventa nella tenerezza del Padre, cuore di carne, morbido, che Egli può ferire, plasmare, che può prendere fra le mani e stringere a sè, come un dono. Sì, tutto questo compiono le Parole di Gesù, quando mi raggiungono ed entrano in m. E' solo così che posso proseguire il cammino, vincendo le mormorazioni e lo scandalo, fino a giungere a poter vedere Gesù con occhi diversi, occhi anch'essi rinnovati dalla Parola, che non si fermano alla superficie, alla durezza della scorza, ma imparano, ogni giorno di più, ad andare oltre, a guardare in alto.
Gesù aveva detto; Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me, mi attira con lo Spirito, mi fa suo con lo Spirito, mi manda nello Spirito, mi rende forte grazie allo Spirito. Se faccio un percorso lungo le pagine dei Vangeli vedo come lo Spirito del Signore sia la forza che investe ogni persona, ogni realtà, perchè è lui l'amore eterno del Padre, è la vita stessa di Dio comunicata a noi.
LA LOTTA DELLA FEDE;
Questo brano di Giovanni mi mette di fronte a una grande lotta, a un combattimento corpo a corpo tra lo Spirito e la carne, tra la sapienza di Dio e l'intelligenza umana, tra la Parola e i ragionamenti della mente, tra Gesù e il mondo. Capisco bene che Giobbe aveva ragione, quando diceva che la vita dell'uomo sulla terra è tempo di tentazione, sperimento anch'io che il maligno tenta, facendomi dubitare delle promesse divine . Solo con le armi della fede posso vincere. Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme, se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. E con Pietro dico; Signore, da chi andremo ?? Tu hai Parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio.