LA GENTE CERCA GESU' , PER IL PANE
IO SONO IL PANE DELLA VITA; CHE VIENE A ME NON AVRA' PIU' FAME ( Giovanni 6,24-35 )
Dopo la moltiplicazione dei pani, la gente segue Gesù. Avevano visto il miracolo, si erano saziati e volevano di più. Non si preoccupavano di cercare il segno o la chiamata di Dio che c'era in tutto questo. Quando incontro la gente nella sinagoga di Cafarnao, Gesù ebbe con loro una lunga conversazione, chiamata il Discorso del Pane di Vita. Non è veramente un discorso, ma si tratta di un insieme di sette brevi dialoghi che spiegano il significato della moltiplicazione dei pani, simbolo del nuovo Esodo e della Cena eucaristica.
La conversazione di Gesù con la gente, con i giudei e con i discepoli è un bel dialogo, ma esigente. Gesù cerca di aprire gli occhi della gente in modo che imparì a leggere gli eventi e scopra in essi la svolta che deve prendere nella vita. Perchè non basta andare dietro i segni miracolosi che moltiplicano il pane per il corpo. Non di solo pane vive l'uomo. La lotta per la vita senza una mistica non raggiunge la radic. Mentre conversa con Gesù, la gente rimane sempre più contrariata dalle sue parole. Ma Gesù non cede, nè cambia le esigenze. Il discorso sembra un imbuto. Nella misura in cui la conversazione va avanti, sempre meno gente rimane con Gesù. Alla fine rimangono i dodici, ma Gesù non può avere fiducia nemmeno in loro! Oggi avviene la stessa cosa. Quando il vangelo comincia ad esigere impegno, molta gente si allontana.
La gente cerca Gesù perchè vuole più pane. La gente va dietro Gesù. Vede che non è salito in barca con i discepoli e, per questo, non capisce come aveva fatto per giugere a Cafarnao. Non capì nemmeno il miracolo della moltiplicazione dei pani. La gente vede ciò che è accaduto, ma non riesce a capire tutto questo come un segno di qualcosa molto più profondo. Si ferma alla superficie; alla sazietà del cibo. Cerca pane e vita, però solamente per il corpo. Secondo la gente, Gesù fa ciò che Mosè aveva fatto nel passato; dare cibo a tutti nel deserto. Seguendo Gesù, loro volevano che il passato si ripetesse. Ma Gesù chiede alla gente di fare un passo avanti. Oltre a lavorare per il pane temporaneo, devono lavorare per l'alimento imperituro. Questo nuovo alimento sarà dato dal Figlio dell'uomo, indicato da Dio stesso. Lui porta la vita che dura per sempre. Lui apre per noi un nuovo orizonte sul senso della vita e su Dio.
La gente chiede; Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio ?? Gesù risponde che la grande opera che Dio ci chiede è di * credere all'inviato da Dio * , ossia credere in Gesù. Il discorso del pane di vita deve essere meditato ed esaminato. Esige tutta la vita per meditarlo ed approfondirlo e crederlo.
La gente chiede il segno; Quale segno fai tu perchè vediamo e possiamo crederti?? Questa domanda significa; loro non capirono la moltiplicazione dei pani come un segno da parte di Dio per legittimare Gesù dinanzi alla gente quale invitao di Dio. Loro continuano ad argomentare; in passato, i nostri padri mangiarono la manna che fu data loro da Mosè. Loro la chiamavano * pane del cielo *, ossia pane di Dio. Mosè continua ad essere il grande leader, in cui credere. Se Gesù vuole che la gente creda in lui, deve compiere un segno più grande di quello che compì Mosè. Quale opera compi ?? Gesù risponde che il pane dato da Mosè non era il vero pane del cielo. Venuto dall'alto, sì, ma non era il pane di Dio, poichè non garantisce la vita a nessunao. Tutti loro morirono nel deserto. Il pane vero dal cielo, è quello che vince la morte e dà vita. E' quello che scende dal cielo e dà vita al mondo. E' Gesù stesso. Gesù cerca di aiutare la gente a liberarsi dagli schemi del passato. Per lui, la fedeltà al passato, non significa rinchiudersi nelle cose antiche e non accettare il rinnovamento. Fedeltà al passato vuol dire accettare la novità che giunge come frutto del seme piantato nel passato.
Signore, dacci sempre questo pane !! Gesù risponde chiaramente; Io sono il pane della vita. Mangiare il pane del cielo è lo stesso che credere in Gesù ed accettare il cammino che lui ci insegna, cioè; Mio cibo è fare la volontà di colui che mi mandato e compiere la sua opera. Questo è l'alimento vero che sostenta la persona, che cambia la vita e dà vita nuova.