IL REGNO DI GESU'
IMPARATE DA ME CHE SONO MITE E UMILE DI CUORE;
Dio si rivela a tutti, ma i sapienti del mondo rendono spessp ineficace e vana la rivelazione di Dio. Gli intelligenti e i sapienti , possedendo la conoscenza della legge , essi diventano oppressori e caricano le spalle dei poveri e degli ignoranti, di pesi insopportabili, che neppure loro non li tocano.
Gesù, chiama a sè coloro che che sono stanchi e oppressi, e il giogo che egli impone è dolce e leggro.
Gesù è il primo dei poveri, dei semplici, dei miti. Lui si carica per primo la croce sulle spalle; è la sua vicinanza che rende sopportabile e leggera la croce di chi lo segue.
La legge del regno di Dio è la legge del più piccolo, del più povero. Dio sceglie gli umili, i semplici, gli ignoranti. E' la legge del granello di senapa, degli inizi umili e nascosti, ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti di questo mondo, ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perchè nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.
OSTACOLI AL REGNO;
Non bisogna confendere la povertà sociologica con la situazione descrita da Gesù, quasi che essere poveri ed oppressi sia, automaticamente, sinonimo di figlio del regno.
Gesù ha voluto dire che la ricchezza, la sapienza, la grandezza * secondo l'estimazione terrena * possono costituire gravi ostacoli al regno di Dio, nel senso che danno sicurezza, fiducia nelle proprie forze, autonomia, cioè quegli atteggiamenti di autosufficienza che egli ha sempre condannato nei * grandi * del suo tempo, e che sono stati alla base del loro rifuto del Regno.