GESU' CHIAMO' I DODICI E LI INVIO' A DUE A DUE

 Marco 6,7-13

Gesù associa i dodici alla sua missione,  inviandoli a predicare e facendoli partecipi del suo potere sul male, Dà delle indicazioni per il loro nuovo compito e chiede un atteggiamento di povertà e di fiducia in Dio. 

Per il viaggio, niente altro che un bastone;

La parola di Dio ed il suo regno non si devono confondere con i mezzi umani, il mezzo può corrompere il messaggio. Quando i cristiani lungo il corso della storia si sono fidati troppo dei loro mezzi ( la capacità, parole, denaro, alleanze, organizzazioni potenti), sostituendo l'umano al divino, il loro messaggio è risultato tarpato, svigorito. 

Certe alleanze anche inconsapevoli dei missionari con le potenze politiche ed economiche della madre patria si sono rivelate soltanto calcoli umani ed hanno pesato, e pesano ancora, negativamente sull'immagine della Chiesa e del cristianesimo, praticamente identificatisi con la civiltà colonialista. 

Ne deriva un rifiuto totale dei * mezzi * dell'iniziativa dell'uomo, delle capacità del profeta ?? Un messaggio non si diffonde senza messaggeri ed il messaggero vive il suo tempo. Il cristiano, come la Chiesa, vive incarnato in questo mondo. Egli sa che il messaggero, per rimanere fedele a Dio, deve essere fedele anche all'uomo, del quale dovrà assumere il linguaggio e la particolrae lunghezza d'onda che lo rende ad esso intelligibile.

La Chiesa si sentirebbe colpevole di fronte al suo Signore se non adoperassequesti potenti mezzi, che l'intelligenza umana rende ogni giorno più perfezionanti; servendosi di essi la Chiesa * predica sui tetti * il messaggio di cui è depositaria; in loro essa trova una versione moderna ed efficace del pulpito. Grazie ad essi riesce a parlare alle moltitudine.

Tuttavia l'uso degli strumenti di comunicazione sociale per l'evangelizzazione presenta una sfida; il messaggio evangelico dovrebbe, per il loro tramite, giungere a folle di uomini, ma con la capacità di penetrare nella coscienza di ciascuno, di depositarsi nel cuore di ciascunicome se questi fosse l'unico, con tutto ciò che egli ha di più singolare e personale, e di ottenere a proprio favore un'adesione, un impegno del tutto personale. 

IL DISTACCO 

La missione deve essere itinerante, non sedentaria; cioè dovrà sempre di nuovo stimolare l'andare, l'incontro nuovo, il distacco dai risultati, la liberta interiore ed esteriore. 

Gesù ordinò loro ( gli apostoli ) che , oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio. Chi annuncia non deve aver nulla che lo appesantisca, deve essere leggero e sgombro, non tanto di bisacia e di mantello, quanto piuttosto libero da interessi umani, da ideologie da difendere, da compromissioni con le potenze di questo mondo.  Queste cose non gli permettono di essere libero, lo condizionano, ne intralciano il lavoro, ne affievoliscono lo zelo, gli impediscono di essere credibile.