GERUSALEMME, GERUSALEMME...
GESU' PIANSE SU GERUSALEMME
SE AVESSI COMPRESO LA VIA DELLA PACE !!!!!!
Lc 19, 41-44
Le lacrime di Gesù hanno una lunga storia e un profondo significato. Gesù, motivando il suo pianto, dichiara che Gerusalemme potrebbe ancora capire * oggi * ciò che serve alla sua salvezza. Si tratta dunque dell'ultimo giorno di grazia che Dio offre alla città santa in questo ingresso di Gesù molto simile alla faticosa salita di Davide contro il * Gebuseo * . Gesù vuole impadronirsi della città in un altro senso. Ma Gerusalemme non si lascia espugnare da lui. Si aprono le porte della città, ma il suo cuore resta chiuso.
E sempre una grande responsabilità respingere la chiamata del Signore che continua a manifestarsi con la parola e la presenza di Gesù. Saper scrutare i segni dei tempi, saper cogliere i fermenti che provengono dallo Spirito non è cosa facile. Tutti protesi a difendere i nostri interessi, privilegi, abitudini, comodità, ci lasciamo sfuggire quei * momenti di grazia * che potrebbero cambiare radicalmente la nostra vita. Siamo così presi dalla nostra vita borghese, dal nostro piccolo mondo, nella difesa di una vita tranquilla che finiamo per chiuderci nel nostro guscio, per vedere solo noi stessi, senza più curarci degli altri, senza più udire le loro grida di dolore, di disperazione. Non ci si accorge che è il tempo della visita di Cristo che bussa alla nostra porta, che ci tende la mano, che chiede di entrare nelle spoglie di tante persone vicine e lontane che hanno fame, che sono sole, abbandonate , sfruttate.