Figlio prodigo
Ho peccato contro di te;
La parabola inizia con un giovane che chiede al padre di dargli l'eredità perchè se ne vuole andare da casa ( Lc 15 , 12 ). Uscire dalla casa del padre esige che la persona abbia l'unica cosa che il mondo accetta di buon grado; denaro. Senza denaro il giovane non riuscirà ad affrontare il mondo. Ma il giovane non aveva la maturità ( Lc 15, 13 ). A peggiorare le cose, dopo aver terminato il denaro che aveva, egli attraversa difficoltà economiche, che nella Bibbia sono definite sempre con la parola * fame * . Nel mondo bibblico esiste la carestia solo se la struttura economica entra in collasso. Così il giovane comincia a trovarsi nel bisogno ( Lc 15,14 ).
Affrontare le difficoltà genera maturità. Il giovane percepisce che ha bisogno di denaro per sopravvivere in questo mondo. E così, per la prima volta nella sua vita, va in cerca di un impiego. Entra quindi nella casa del padrone che lo manda ad occuparsi dei porci. Ma la fame è molta, il salario non è sufficiente, e lui cerca di saziare la fame mangiando ciò che è dato ai porci. E nel frattempo, nella casa del padrone le cose non sono così semplici, il mangiare dei porci è per i porci. L'impiegato deve mangiare del salario che guadagna servendo. Così come la fame preoccupa l'impiegato, la preoccupazione del padrone è quella di ingrassare i porci. Il giovane scopre che nella casa del padrone il cibo gli è negato; non si condivide nella casa del padrone, nemmeno il cibo dei porci. Ognuno per sè.
A partire dall'esperienza vissuta nella casa del padre, il giovane comincia a paragonare la sua situazione attuale con la situazione che si vive nella casa di suo padre. Nella casa del padre gli impiegati non hanno fame perchè lì il pane è condiviso fra tutti i lavoratori. nella casa del padre nessuno rimane senza mangiare, nemmeno gli impiegati ! Il giovane decide allora di ritornare a casa del padre. Adesso, ha la sufficiente maturità per riconoscere che non può essere considerato come figlio, e quindi chiede al padre un impiego. Nella casa del padre gli impiegati non hanno fame perchè il pane è condiviso.
Ci sono persone che pensano che il figlio ritorna perchèha fame. Il suo ritorno sarebbe un opportunismo. Non si tratta di questo, bensì della scelta per un determinato modello di casa. Nella casa del padrone, non si condivide nulla, nemmeno le carrube dei porci. nella casa del padre, nessuno ha fame perchè la missione della casa del padre è quella di * ricolmare di beni gli affamati. E' la condivisione che impedisce che ci sia fame nella casa del padrone. Ma il giovane scopre ciò solo perchè nella casa del padrone ha fame. Paragonando i due modelli di casa, il giovane opera la sua scelta; preferisce essere impiegato nella casa del padre, luogo di condivisione , luogo in cui nessuno ha fame, tutti si saziano. Cosi ritorna a casa dal padre chiedendo un impiego ( Lc 15, 17-20 ).
In questa parabola ; Luca dà un avviso alle comunità critiane che si stanno organizzando nel sistema economico determinato dall'Impero romano. Questo sistema è simbolizzato nella parabola dalla casa del padrone, dove i porci ricevono più attenzione che gli impiegati, ossia, l'investimento vale più del lavoro. Nella casa del padre, ossia , nella casa dei cristiani, non può dominare questo sistema. I cristiani devono centralizzare la loro vita nella condivisione dei beni. Condividere i beni vuol dire rompere con la casa del padrone.
Luca vuole ricordarci che ciò che caratterizza il regno è la mensa comune nella casa del Padre, dove c'è posto per tutti e dove il pane è condiviso fra tutti. Vivere nella casa del Padre vuol dire condividere tutto alla mensa comune della comunità. Nessuno può essere escluso da questa mensa. Tutti siamo chiamati a condividere . Come ricordiamo continuamente nelle nostre celebrazioni; non c'è nessuno cosi povero che non può condividere nulla. E non c'è nessun ricco che non abbia nulla da ricevere . La mensa comune si costruisce con la condivisione di tutti. E cosi la festa nella casa del Padre sarà eterna.