ECCO IL MIO SERVO CHE IO SOSTENGO.

Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; 

La croce di Cristo ha segnato il capovolgimento di ogni logica umana. Con essa Gesù ha toccato il fondo non solo dell'umiliazione ma della disfatta da cui non avrebbe mai potuto risollevarsi. Eppure dalla sua morte è derivata la vita, dall'abbassamento la glorificazione suprema. Queste contrapposizioni violente le abbiamo trovate spesso nel libro di Isaia e riflettono gli eventi della storia di Israele; le troviamo ora come nie sintetizzate nei quattro carmi del Servo di Jahvè in una progressione di temi che va dalla vocazione del Servo fino alla sua morte espiatrice. 

Di fronte a questa figura saltano tutti i nostri schemi. Ci accorgiamo di essere uomini limitati, incapaci di comprendere i piani di Dio e di entrarvi. La salvezza non sarà mai opera nostra ma dono , gratuito per noi e sofferto da parte di chi c'è lo ha meritato. Fin dalla vocazione il Servo è detinato a far coincidere nella sua azione qualità che appaiono inconciliabili.