CHI NON E' CONTRO DI NOI E' PER NOI

NESSUNO HA IL MONOPOLIO DI CRISTO ( Marco 9,38-43.45.47-48 )

Gesù invita al rispetto e alla fiduciosa attesa, e invita a scorgere in coloro * che non sono dei nostri *, non un potenziale nemico o un concorrente, ma una sintonia interiore che può avere lo sbocco positivo di un * compagno di fede *. Anche Gesù, come si vede, mette bene in guardia i suoi discepoli dalla tentazione di voler avere il * monopolio * dei doni del Signore.

DIO E' LIBERO

La perenne tentazione del credente è quella di sequestrare Dio, di monopolizzarlo per sè, a proprio uso e consumo, di rinchiuderlo nelle proprie certezze teologiche, di esurirlo nelle proprie istituzioni ecclesiastiche, dimenticando che egli non si lega mai le mani, che la sua azione salvifica non si esurisce entro i confini visibili della sua Chiesa, e che la sua grazia scorre e arriva fino a noi anche per tanti altri canali che non sono i segni sacramentali tradizionali. 

Questa tentazione diventa più forte nel confronto delle istituzioni ecclesiastiche, nelle quali si * cristalizza *, in qualche modo, la libera iniziativa di Dio, nel senso che esse si presentano in termini oggettivi ed individuabili come l'eco fedele dell'ordine che Dio intende promuovere e dei mezzi per giungervi. Tuttavia anche quese istituzioni sono soggette le minacciate da un processo di degradazione che può sfigurarne il volto e la missione. 

LA MISSIONE DI GESU'; ACCOGLIE E DIFENDE LA VITA DEI PICCOLI

Chi dà un bicchiere d'acqua ad uno dei piccoli non perderà la sua ricompensa. Gesù insiste tanto nell'accoglienza da dare ai piccoli, è perchè molti piccoli non eranno accolti ! Infatti, donne, bambini non contavano, eranno disprezzati e costretti al silenzio. Perfino gli apostoli impedivano che si avvicinassero a Gesù. In nome della legge di Dio, mal interpretata dalle autorità religiose, molte persone buone erano escluse, Invece di accogliere gli esclusi, la legge era usata per legittimare l'esclusione. 

Nei vangeli, l'espressione * piccoli * a volte indica * i bambini * altre volte indica i settori esclusi della società. Non è facile discernere. A volte ciò che è piccolo nel vangelo, vuol dire * bambini * perchè bambini appartenevano alla categoria dei * piccoli *, degli esclusi. Inoltre, non è sempre facile discernere tra ciò che viene dal tempo di Gesù e ciò che viene dal tempo delle comunità per le quali sono stati scritti i vangeli. Ma comunque, ciò che è chiaro è il contesto di esclusione vigente a quell'epoca, e l'immagine che le prime comunità avevano di Gesù; Gesù si mette dalla parte dei piccoli, e ne assume la difesa. Colpisce quando si vede tutto ciò che Gesù fa in difesa della vita dei bambini, dei piccoli.

Una delle parole più dure di Gesù è contro coloro che causano scandalo ai piccoli, ciòè, che con il loro atteggiamento tolgono ai bambini la fede in Dio. Per costoro sarebbe meglio mettersi una pietra al collo ed essere gettati nel profondo del mare. 

Quando i bambini si avvicinano a Gesù per chiedere la sua benedizione, gli apostoli si infastidiscono e vogliono allontanarli. Secondo le norme dell'epoca, sia le madri che i bambini piccoli, vivevano tutti praticamente in un permanente stato di impurità legale. Toccare vuol dire contrarre impurità. Ma Gesù corregge i discepoli, ed accoglie le madri e i bambini.E li abbraccia. Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite.  Gesù abbraccia i bambini e si identifica con loro. Chi riceve un bambino, riceve me. E tutto ciò che farete a uno di questi piccoli, lo farete a me.  Gesù chiede che i discepoli diventino come bambini ed accettino il Regno come bambini, altrimenti non è possibile entrare nel Regno.